Passaggio al buio, l’opera esposta a Palazzo Braschi, cosa racconta?
Passaggio al buio racconta un periodo che ho passato in una specie di grotta, illuminata ogni mattina dal passaggio del sole.
Dove era la grotta?
Era una specie di grotta, un ambiente buio collocato nel sottosuolo di una masseria in Puglia. Ho trovato poetico vedere il sole che di prima mattina illuminava questa stanza, attraversandola dal buio.
Cosa rappresenta la fiamma che accompagna la rappresentazione della stanza e della luce nel dipinto?
Non è una fiamma ma una natura infuocata.
Un fascio di luce accompagna il dipinto estendendosi nella stanza. Ha un significato particolare?
Ho voluto ricreare la condizione di semi buio nella quale mi trovavo, riportando quell’attimo di sole creando una fessura, un fascio di luce che accompagna il dipinto.
La pittura è il suo linguaggio privilegiato ma non l’unico per costruire racconti silenziosi e visioni stranianti. E’ anche scultore?
Si, realizzo sculture con materiali diversi, resina, silicone, elementi organici come carne cruda e farina per accostamenti stranianti e surreali con cui racconto il mondo che mi circonda.