Ogni anno, tra la fine di agosto e i primi di settembre, un atteso appuntamento culturale traccia la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme. È la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica organizzata dalla Biennale di Venezia, in svolgimento, nella sua 82esima edizione, dal 27 agosto al 6 settembre. Una serie di eventi collaterali alla proiezione dei film in gara e al lavoro delle giurie, si svolgono a Italian Pavilion, un luogo di incontri e promozione culturale patrocinato dal Ministero della Cultura.
Convegni, conferenze stampa, tavole rotonde, presentazioni e premi assegnati nel padiglione allestito all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, rendono Venezia vetrina internazionale di bellezza e valori. Allo Spazio Incontri dell’Hotel Excelsior si presentano festival cinematografici, si annunciano iniziative, si affrontano temi sociali per diffondere la voce di chi non ha voce. Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all’estero ne parla con Claudia Conte, a Venezia per presentare il Ferrara Film Festival e il Premio Women in Cinema Award. Entrambe le iniziative promuovono la bellezza nell’arte e l’attenzione al sociale.
Ma Venezia è anche il luogo per coltivare la memoria collettiva attraverso l’audiovisivo. Un film documentario, In Re Minore, commemora il terremoto de L ’Aquila del 6 aprile 2009 e rende omaggio al valoroso impegno dei Vigili del Fuoco. Claudia Conte ha moderato la tavola rotonda seguita alla proiezione del documentario.
Claudia Conte
Perché a Venezia con una pluralità di iniziative culturali e sociali?
Perché la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia offre grande risonanza per i temi culturali e sociali di cui mi occupo. È importante parlare di urgenze umanitarie, bambini che soffrono, disagio giovanile e violenza di genere anche in un contesto più mondano. Affrontare queste tematiche davanti a giornalisti provenienti da tutto il mondo, significa dare voce a chi non ha voce.
Cosa farà per il cinema italiano il Ferrara Film Festival presentato a Venezia?
Il Ferrara Film Festival festeggia la decima edizione e a Venezia presenta un programma ricco di eventi che si svolgeranno a Ferrara dal 20 al 28 settembre. Sono onorata di essere stata nominata co-direttore artistico di un Festival che è un immaginario nazionale di valori, radici e visioni. La presentazione a Venezia promuove anche la conoscenza di Ferrara, una bellissima città rinascimentale riconosciuta sito Unesco e sottolinea il legame tra patrimonio culturale e audiovisivo. Il festival fa da volano alla valorizzazione del cinema ma anche alla cultura e al territorio.
Il Ferrara Film Festival ha una precisa caratterizzazione sociale…
La decima edizione del Ferrara Film Festival ha una forte impronta sociale per la collaborazione con la Fondazione Francesca Rava che abbiamo presentato il 3 settembre alle istituzioni intervenute, ai giornalisti italiani e internazionali. Tra gli ospiti, un ringraziamento speciale va a Paul Haggis, premio Oscar per la colonna sonora di Million Dollar Baby e all’attrice Stefania Rocca.

La Fondazione Francesca Rava di cosa si occupa?
La Fondazione Francesca Rava si occupa di bambini in grave disagio, in Italia e all’estero. Ospita bambini fragili in case famiglia organizzate per accoglierli e svolge un grande lavoro di assistenza e soccorso. Supporta le popolazioni che sono in emergenza sanitaria, ad Haiti ha costruito un ospedale pediatrico che cura 80mila bambini ogni anno. Sono tanti i progetti che la Fondazione Francesca Rava porta avanti da 25 anni, con un impegno straordinario.
Il Ferrara Film Festival quali film propone?
La decima edizione del Ferrara Film Festival propone 60 film in concorso, a cui si aggiungono altri 30 film proiettati in eventi collaterali. È un palinsesto ricco, 150 ore che si articolano nei 9 giorni di svolgimento del Festival. Ci saranno masterclass, una è dedicata a Lino Banfi, convegni, mostre fotografiche, retrospettive, eventi musicali ed eventi di moda. Celebreremo il 50esimo anniversario di Profondo Rosso, il film diventato icona di un genere. Racconteremo e premieremo il regista Dario Argento e Paul Haggis riceverà il premio alla carriera. Il tema della responsabilità sociale è presente anche nell’ ampia selezione dei film. Perché ci sono film che parlano di inclusione, temi sociali, sostenibilità ambientale.
Da un Festival a un Premio, con il WICA lei è presenta da 11 anni a Venezia…
WICA, Women in Cinema Award, è un progetto al femminile di cui sono produttrice e testimonial. Una Academy costituita da firme importanti del giornalismo e critiche cinematografiche assegna il premio a figure di eccellenza del cinema, delle arti e della cultura. Sono premiate le eccellenze femminili e i talenti culturali accomunate da una particolare sensibilità per il rispetto dei valori che le rendono modelli da seguire. Con il WICA sono state premiate artiste, scienziate, atlete…Liliana Cavani, Paola Cortellesi, Carolina Crescentini, Patty Pravo, Ilaria Capua e Sofia Raffaele delle Fiamme Oro Polizia di Stato.
WICA 2025 a chi è stato assegnato?
Il premio è stato assegnato a Julia Ducournau, una regista francese e autrice visionaria. Ad Anna Foglietta, che ha presentato il cortometraggio E’ come sembra, il Premio WICA 2025 per il suo impegno nel sociale. WICA è stato assegnato anche a Maria Vittoria Rava in occasione del 25ennale della Fondazione che presiede, a Stefania Rocca e alla giovane interprete Romana Maggiora Vergano. Ma WICA è un premio inclusivo che può essere assegnato anche agli uomini che attraverso le loro opere, dimostrano di valorizzare le donne. Ed è per questo che WICA 2025 ha premiato il regista Silvio Soldini per aver realizzato un film tutto al femminile.
Raccontare WICA è interessante anche per il tema sociale che accompagna ogni edizione. WICA 2025 a chi è dedicato?
WICA 2025 è dedicato ai bambini che soffrono per guerre, povertà e repressione. Il tema è la sofferenza dei bambini, la più difficile da accettare ma anche quella che deve generare unione nel contrastarla e supporto concreto nell’alleviarla. I bambini sono le prime vittime delle guerre.
Il contrasto alla sofferenza dei bambini vittime di guerra è un impegno che la vede protagonista a Venezia e in Ucraina, come portavoce ufficiale di Domus Europa…
Sono arrivata a Venezia portando con me immagini ed emozioni dolorose che racconto per invitare tutti ad aprire gli occhi e a partecipare a questa iniziativa. Domus Europa è il nuovo centro europeo di collaborazione Italia Ucraina. Nato dopo Ukraine Recovery Conference che si è svolta a Roma nel mese di luglio. Istituzioni politiche e finanziarie si sono riunite per sostenere la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina. Domus Europa è un progetto che vuole unire ambiti diversi. Istituzioni, università, imprese, società civile e mondo della cultura, per affiancare la ripresa della martoriata Ucraina.
Oggi l’urgenza inderogabile è affiancare una popolazione ancora sotto i bombardamenti, che vive in costante pericolo e in un clima di sfiducia. La scorsa settimana abbiamo portato in Ucraina una missione di assistenza sanitaria. Una equipe medica italiana, guidata dal professor Gardetto, un luminare inventore di una tecnologia avanzata per le protesi, ha siglato memorandum con ospedali ucraini. E ha realizzato interventi chirurgici gratuiti su giovanissimi invalidi di guerra. E’ inimmaginabile il numero di giovani reduci amputati ma anche di bambini, colpiti dalla violenza dei bombardamenti. Abbiamo tutti il dovere di fare qualcosa per restituire loro la speranza.
