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Roma è di moda

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Roma è di moda, sempre e per una molteplicità di ragioni, ma lo è oggi e tornerà a esserlo sempre più anche per la sua Moda, quella da scrivere con l’iniziale maiuscola perché racconta lo straordinario artigianato made in Italy che porta l’eccellenza della tradizione manifatturiera italiana nel mondo. Roma è storicamente e culturalmente capitale di stile e moda, il luogo dal quale grandi couturier sono partiti alla conquista di una attenzione planetaria. La moda romana ha incrociato continuamente l’arte e il cinema internazionale, il plissettato dell’abito bianco indossato da Marilyn Monroe nell’iconico film Quando la moglie è in vacanza, partì da Roma, da una bottega storica specializzata in plissettature artigianali. La città ricca di set cinematografici naturali, scenario e teatro di arte e bellezza, con una strada, Via Veneto, che nel mondo tutti conoscono, anche quelli che non la hanno mai visitata, torna al centro della moda internazionale dedicando il mese di luglio e una serie di grandi eventi, a questo settore di eccellenza. Valentino ha scelto di sfilare a Roma, dove è partita la straordinaria storia della griffe icona di stile, presentando l’8 luglio la collezione dedicata alla haute couture autunno/inverno 2022-23 nel cuore creativo della Maison, Piazza Mignanelli e Trinità dei Monti. Il 12 luglio Piazza del Campidoglio ha ospitato un concorso di Altaroma dedicato ai giovani talenti, “Who is on Next” e il 30 luglio il mese dedicato alla moda si è concluso con una serata straordinaria ROMA È DI MODA. VIA VENETO EXIBITION per celebrare Via Veneto, la sua vocazione internazionale, la moda, lo stile, l’artigianato italiano, il suo glorioso passato, l’interessante presente e un futuro da costruire in modo intelligente. Roma torna a far sognare e a dare alla moda l’attenzione che merita, per la prima volta attribuisce una Delega alla Moda a un assessorato, sostiene grandi eventi, valorizza gli archivi storici delle griffe custodi di abiti leggendari e del talento creativo dei grandi couturier, celebra i nomi del passato e lancia le nuove realtà, stilisti già affermati e giovani talenti.

Fondazione Osservatorio Roma e America Oggi incontrano Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Stefano Dominella, curatore del progetto Roma è di Moda, Guillermo Mariotto, direttore artistico dell’evento, Pino Strabioli presentatore della serata e Rino Barillari, The King of Paparazzi, testimone e narratore per immagini della Dolce Vita di Roma.

Alessandro Onorato

Cosa rappresenta la Moda per Roma?

La moda è fondamentale  perché rende la città più aperta e internazionale, è una sana rincorsa al bello e allo stile che ha sempre caratterizzato Roma. Per alcuni anni la moda non è stata colpevolmente valorizzata, ma oggi si apre una nuova pagina. Valentino è tornato a sfilare a Roma su 650 metri di passerella e questo evento di proporzioni monumentali ha attirato i più grandi osservatori e influencer della moda internazionale. Altaroma è tornata in Piazza del Campidoglio con un concorso internazionale e con i direttori creativi delle maggiori griffe.  

La moda è tornata a Roma?

E’ tornata in termini di grandi eventi e tornerà anche in tema di spazio commerciale.

Via Veneto cosa rappresenta?

E’ un brand internazionale, una via che ha bisogno di essere recuperata e rilanciata. Si riaccendono i riflettori, arrivano grandi marchi e grandi nomi e finalmente ci riappropriamo di una via molto importante per Roma.

Roma anche capitale della moda?

Roma deve essere una città internazionale, deve coltivare questa vocazione con l’abilità di saper competere con le altre grandi città e in questo i grandi eventi sono fondamentali. Roma è diventata in 8 mesi la prima città italiana per biglietti venduti per i concerti, superando Milano e questo genera economia, indotto e turismo, oltrechè cultura.

Stefano Dominella

Via Veneto può rappresentare il passato, il presente e il futuro di Roma?

E’ una strada iconica, una cartolina, un biglietto da visita in tutto il mondo. Non c’è turista che arriva a Roma e non vada a passeggiare nella famosa strada della Dolce Vita. E questa dolce vita o dolci vite, perché io vedo quella di ieri, di oggi e di domani, sono certo che riprenderà a vivere.

Come?

Creando e offrendo qualcosa di nuovo che sappia rappresentare il presente di Via Veneto, una strada meravigliosa, con una grande storia.  Bisogna saper dare alla moda a Roma una veste nuova, accendere un faro sulla ecosostenibilità e sul riciclo, cercare nuove forme per presentare le collezioni.

Roma è di moda. Via Veneto Exibition, l’evento da lei fortemente voluto e attentamente curato, rinnova l’incontro tra moda e cinema?

La moda di Roma ebbe negli anni Cinquanta, proprio grazie al cinema, una conoscenza internazionale. Furono grandi film come Vacanze Romane, La Contessa di Parma insieme ad altri, a far diventare famosi nel mondo i nostri stilisti,  Le Sorelle Fontana, Gattinoni, Fabiani, Jole Veneziani. La moda racconta il cinema, come non pensare al famoso abito di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi?

Gli archivi storici dei grandi couturier cosa possono raccontare?

Raccontano tutto, perché la moda è ciclica e anche se non vediamo alcuni abiti uscire dagli archivi, ci sono foto e video che parlano di loro. Gli stilisti di oggi rieditano continuamente quella moda.

Il made in Italy può superare anche la sfida del riciclo di materiali inediti come la gomma degli pneumatici?

Penso proprio di sì, la gomma utilizzata è una provocazione e un esercizio di stile, ma il riciclo e l’ecosostenibilità sono il futuro della moda.

Guillermo Mariotto

Quanto la appassiona la forza del made in Italy?

Moltissimo e questo per le maestranze, per il know how che esprimono, per la creatività degli artigiani, per la tecnica della couture, per la consapevolezza di un lavoro fatto bene che solo gli italiani sanno fare, anche nella sfida a utilizzare materiali di riciclo nuovi e diversi, creando linee e prodotti innovativi che possono dare una nuova veste a una città eterna. E’ la magia dell’Alta Moda romana e italiana.

Lo spettacolo evento ROMA E’ DI MODA sarà l’occasione per?

Per far vedere come solo le maestranze italiane sappiano raccogliere la sfida del nuovo, conservando la grande tradizione dell’alto artigianato sartoriale.

Roma è di moda o la moda è di moda a Roma?

Il made in Italy è nato a Roma negli anni Cinquanta e noi lo portiamo avanti. Nella serata evento che abbiamo organizzato, tutte le arti hanno concorso alla rappresentazione della moda di Roma, il cinema, il teatro, il balletto dell’Opera di Roma, la musica.

Cos’è la moda per Guillermo Mariotto?

È qualcosa che bisogna aggiornare sempre perché dialoga con chi siamo e veste ciò che siamo. La moda è indispensabile.

Pino Strabioli

Presentare una serata con il racconto di Roma e della sua moda nel mondo da Via Veneto cosa significa?

Significa vivere l’emozione di un omaggio a una città e a una via che rappresentano un marchio famoso nel mondo. Via Veneto ricorda la Dolce Vita e ci riporta a mitiche, leggendarie e irripetibili serate ma è anche un ponte verso l’oggi e i temi della sostenibilità e del riciclo, attraverso la contaminazione tra Alta Moda,  teatro,  danza,  musica, voce. Il merito va a Stefano Dominella e Guillermo Mariotti perché sono stati i primi a far incontrare le arti. L’Alta Moda è arte, artigianato, sono tele dipinte che hanno avuto una emozionante rappresentazione.

Fellini, Flaiano, Anna Magnani, figure iconiche omaggiate nel corso della serata evento.

Questi nomi rappresentano la memoria, la storia del cinema e non solo di Roma. Con Nancy Brilli abbiamo rievocato la magia di incontri straordinari, Nancy ha rappresentato Sandra Milo e io Fellini, è un modo per lanciare un sasso e sentire qualcosa che ci riporta ad atmosfere passate.

Rino Barillari

ROMA È DI MODA omaggia gli iconici paparazzi di cui lei è il King. Ma chi è il paparazzo?

Paparazzo è tra i nomi italiani più conosciuti al mondo, più precisamente è il terzo, dopo Ferrari e pizza arriva il vocabolo paparazzo. Oggi in qualsiasi museo del mondo sono esposte foto dei paparazzi e questo significa che il paparazzo svolge un ruolo importante nel racconto della società contemporanea.

Il paparazzo a Roma racconta una storia tutta sua?

Racconta ciò che è e che altrimenti non sarebbe. Se a Roma  arriva un personaggio pubblico importante, si siede a un locale di Via Veneto a bere un caffè, se la foto non la pubblicano i paparazzi, chi la pubblicherebbe?

Il paparazzo scatta solamente o interagisce?

Provoca il personaggio, lo fa arrabbiare, reagendo scaraventa una sedia, butta un bastone, si nasconde se è con una donna, parte lo scatto e a Roma e in tutto il mondo si accende un faro su quell’attore, sul film che sta girando, insomma nasce la cronaca.

Le piace l’idea di rilanciare Via Veneto attraverso la moda?

Mi piace molto e mi piace il gusto che esprime l’Alta Moda presentata nella serata evento. La Roma di Via Veneto è una cartolina bellissima e da paparazzo posso sottolineare l’importanza che hanno locali iconici come Harry’s Bar. Si dovrebbero aprire altri locali, cinema, anche un cinema che trasmette solo cartoni animati per i bambini. Via Veneto si rilancia se si arricchisce tutto il contesto, bisognerebbe fare cose sbagliate che però diventano moda.

Tornerà la Dolce Vita a Via Veneto?

Mi auguro che torni la Dolce Vita e che si torni ad avere unavita dolceE’ importante avere un luogo a Roma dove si può gustare, sognare, amare.

Nel corso della serata ha indossato l’abito papale. E’ una provocazione?

Assolutamente no, da cattolico non mi permetterei mai. Il significato di una vestizione “felliniana” vuole sottolineare la diffusione incontrollata del mezzo fotografico. Oggi tutti hanno un telefonino e anche il Papa che una volta era fotografato, se vuole, può farsi un selfie. Il mondo è cambiato ma la fotografia non è questa.

La fotografia cos’è?

Non è certo un gioco, è la storia della persona fatta di momenti importanti e indimenticabili. La fotografia è remember e Via Veneto ha voluto omaggiarla.

Maria Teresa Rossi
Maria Teresa Rossi
Osservo, scrivo, racconto. Per la Fondazione Osservatorio Roma e per Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all'estero..

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