Una rivista con un titolo accattivante, un movimento artistico con un nome inventato, un progetto di narrazione totale che utilizza ogni forma di linguaggio. È la storia di Frigidaire, la più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo che da 45 anni intercetta, interpreta e racconta l’Italia che cambia. Il Maivismo è il nome scelto per indicare l’Arte Maivista che nella concezione dell’estetica di Frigidaire dovrebbe indicare l’arte vera. Il Maivismo, nell’innovativo processo interpretativo dell’arte, nasce a contrasto del Giavismo, criticata e surclassata concezione di un’opera che, proprio perché già vista, non ha più niente da dire. Il mondo di Frigidaire ha sempre cercato di raccontare antropologicamente il presente, nelle sfide quotidiane e nella costruzione di visioni future.
Frigidaire
Il fumetto, l’arte, la fotografia, il reportage e la letteratura sono linguaggi che hanno informato, sollecitato riflessioni, aperto dibattiti e consegnato alla storia momenti significativi. Frigidaire è racconto e disincanto, provocazione, satira. È linguaggio esagerato, a volte inappropriato, è forza e dirompenza, è colore, impatto visivo, immagini crude e superfluo indispensabile. Frigidaire è un vero e proprio movimento culturale. Nato da quella che è riduttivo definire solo redazione, forse collettivo rende meglio l’idea. Nel 2006 lascia Roma, si trasferisce in Umbria e fonda la Repubblica di Frigolandia. Frigolandia è repubblica della fantasia, accademia delle invenzioni, città immaginaria dell’Arte Maivista, museo, laboratorio e attuale redazione della rivista.
Il Museo di Roma in Trastevere celebra Frigidaire, trasteverina di nascita. La prima redazione era in Via della Penitenza 14, con una mostra evento visitabile fino al 7 settembre 2025. Sono esposte trecento opere, tavole originali, grafiche, fotografie, copertine e numeri iconici. Frigidaire. Storia e immagini della più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo, è promossa da Roma Capitale e organizzata da Frigolandia. Frigidaire ha voluto festeggiare l’evento celebrativo alla sua maniera, con un numero speciale curato da Vincenzo Sparagna che attraversa di corsa ma con calma, 45 anni di un’avventura culturale maivista.
