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Casa Pertini Voltolina

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Al civico 86 di Piazza della Fontana di Trevi c’è Casa Pertini Voltolina. Il Presidente Sandro Pertini, dopo averla abitata dal 1978, il 24 febbraio 1990 morì nel piccolo studio che affaccia sulla fontana. La moglie Carla Voltolina, partigiana e giornalista, continuò a vivere in quella casa dove si spense il 6 dicembre 2005. Era a lei che era intestato il contratto di affitto con il Comune di Roma, proprietario dell’immobile. La casa, rimasta chiusa e cristallizzata nelle memorie, è oggi un luogo visitabile da tutti. L’iniziativa, promossa dagli Stati Generali del Patrimonio Italiano con Roma Capitale, restituisce alla pubblica fruibilità, un luogo che appartiene alla vita e alla storia del Presidente della Repubblica più amato dagli Italiani. Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all’estero incontra Ivan Drogo Inglese, presidente dell’Ente Stati Generali del Patrimonio Italiano.

Ivan Drogo Inglese

Presidente, aprire alla fruizione pubblica Casa Pertini Voltolina che cosa significa?

È un fatto risaputo che Sandro Pertini sia ancora oggi il Presidente della Repubblica più amato dagli Italiani. Le persone che hanno finora visitato la casa, sono rimaste commosse dal fatto che il Presidente Pertini viveva come loro avevano pensato vivesse, con grande sobrietà. Questo rafforza il pensiero, l’ammirazione, l’amore che tanti Italiani hanno nei confronti del Presidente e della moglie Carla Voltolina.

È una casa in cui Sandro Pertini ha trascorso il settennato presidenziale e gli ultimi anni di vita…

Tra queste mura si è svolta la loro vita, in forma quasi isolata. La riapertura della casa non vuol dire violare questo loro desiderio. Noi con garbo, delicatezza ed educazione, vogliamo rendere fruibili le emozioni e le sensazioni che si provano visitando la casa.  Ora Casa Pertini Voltolina è finalmente aperta a tutti coloro che desiderano visitarla. È la casa in cui il Presidente è vissuto e in cui è morto. Sandro Pertini è morto nel suo studio il 24 febbraio 1990 a anche la moglie è morta in casa il 6 dicembre 2005. In uno dei vani della casa, c’è un orologio che segna l’orario in cui è morta la signora Carla. Quella è la data e l’orario in cui la casa si è spenta.

Casa Pertini Voltolina diventa una casa museo?

Non esattamente. È l’ex residenza privata del Presidente che viene aperta al pubblico, mantenendo inalterati gli oggetti di vita quotidiana.

L’iniziativa, promossa dall’Ente Stati Generali del Patrimonio Italiano, risponde a una precisa idea di valorizzazione?

L’Ente Stati Generali del Patrimonio Italiano si occupa di valorizzazione, trasformando ciò che oggi è oneroso, in qualcosa di profittevole. Il nostro patrimonio è oneroso e dobbiamo trovare un equilibrio di sostenibilità.

Che ruolo ha il Comune di Roma in questa operazione?

Il Comune di Roma è il proprietario dell’immobile e ce lo ha affidato in concessione. Era negli accordi che il Comune non effettuasse neanche un euro di investimento in questa operazione. Sono stati necessari investimenti per aprire una casa chiusa da vent’anni, ma è stato tutto a carico del nostro ente. Non abbiamo gravato nemmeno di un euro sul bilancio pubblico. Il Comune di Roma ha avuto il merito, in tutte le amministrazioni che si sono avvicendate, di aver preservato la casa per vent’anni, non cedendo a pur allettanti proposte di acquisto. Con oculatezza non ha consentito speculazioni e oggi questo immobile è una casa di pubblica utilità.

Una casa disseminata di pipe…

Quando pensiamo al Presidente Pertini, non possiamo immaginarlo senza la sua inseparabile pipa. In realtà le pipe erano più di cento e noi le conserviamo tutte in questa casa.

Ci sono poche foto ma significative. Sono quelle che avete trovato o è stata effettuata una selezione?

Non abbiamo apportato alcuna modifica a una casa che era cristallizzata. Le foto esposte sono solo state restaurate, altre sono ancora in restaurazione. Ci sono foto personali e fotografie che ritraggono il Presidente con le personalità più importanti del tempo.

Qual è il significato della bandiera Tricolore issata sul piccolo terrazzo che affaccia sulla Fontana di Trevi?

Abbiamo voluto ripristinare l’usanza del Tricolore che era sul terrazzo e segnalava la presenza in casa del Presidente Pertini. Quando tornava a casa la sera, un attendente saliva con lui e provvedeva a issare la bandiera. La mattina, prima di uscire, provvedeva invece ad ammainarla. Ecco perché si parla del Terrazzo Tricolore per indicare il terrazzo che completa l’appartamento.

Colpisce la semplicità dell’arredamento…

E’ un arredamento molto sobrio e tutto quello che si vede nella casa è originale. Sul comò della camera da letto ci sono gli effetti personali della coppia, i gemelli del Presidente, il suo profumo, il portamonete, i monili rossi della signora Carla tra cui una spilla con una miniatura di garofani rossi a cui era molto legata. Nella camera sono ancora appoggiate le pantofole del Presidente. La cyclette con cui faceva riabilitazione dopo la caduta è nel piccolo spogliatoio dietro al letto.

Per visitare la casa museo cosa è necessario fare?

C’è un numero di telefono dedicato 06 56 56 9001 dove dal 15 luglio si può prenotare la visita in piccoli gruppi. Organizziamo ogni visita come se il Presidente Pertini ricevesse a casa sua.

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Maria Teresa Rossi
Maria Teresa Rossi
Osservo, scrivo, racconto. Per la Fondazione Osservatorio Roma e per Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all'estero..

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